L’avventura è laggiù!

Io e Odisseo non abbiamo in comune soltanto l’essere isolani, la passione per il mare e la fortuna di avere trovato l’amore, quello vero. Purtroppo o per fortuna, condivido con uno dei personaggi più famosi dell’epica classica ciò che per molti è il motore primo della conoscenza, la curiosità. Questa è come un pungolo che non smette mai di sollecitarmi, una sensazione di irrequietezza che non mi lascia in pace fino a quando non decido di intraprendere una nuova avventura, anche a pochi chilometri da casa, anche solo per un giorno. Tra vent’anni non mi pentirò dei luoghi che ho visitato, delle ore passate su navi, aerei, autobus o treni, delle levatacce, delle valigie troppo piene o delle gambe stanche dopo un’intera giornata di cammino. No. Mi pentirò esclusivamente del viaggio che non ho intrapreso, delle occasioni mancate, dei treni persi, delle persone non incontrate, del cibo non assaggiato, del sogno che non ho vissuto. Per questo mollo le cime e lascio sempre il mio porto sicuro senza timore, avvalendomi di una flotta composta talvolta solo da me stessa. Questo è ciò che significa viaggiare per me, appagare un fortissimo desiderio insito nel mio essere. Placare anche solo per qualche istante la mia dilagante voglia di scoprire cose nuove, di guardare il mondo da una prospettiva diversa da quella della mia camera vista mare. Convinta che il segreto della felicità stia tutto nell’avere esperienze da raccontare e non cose da mostrare.avventura

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